Campus Bocconi, Milano
Sui 35mila metri quadrati dell’ex Centrale del latte di Milano, ecco il nuovo Campus Bocconi firmato dai giapponesi dello studio SANAA. Il progetto risponde alla domanda di spazi per la didattica, la docenza, la residenza e le attività ricreative attraverso cinque edifici, le cui forme si discostano dal tessuto urbano circostante. I tre manufatti che ospitano gli spazi per la didattica e la docenza reinterpretano il “principio della corte”, caro all’identità milanese, attraverso uno sviluppo di corpi stretti, tangenti tra loro e sorprendentemente sinuosi, il cui perimetro interno è autonomo rispetto all’andamento di quello esterno. Un disegno che genera una continua variazione della profondità del fabbricato.
Nell’ambito di questo progetto particolarmente complesso, anche dal punto di vista geometrico, DVA è stata coinvolta dall’impresa Percassi per sviluppare i mockup digitali delle aule didattiche (POD) e dei blocchi dei servizi igienici (BUBBLE). Realizzare un mockup digitale vuol dire virtualizzare i componenti e gli assiemi in un prototipo prima che questo venga effettivamente realizzato. Il vantaggio principale offerto da questa soluzione, consiste in un controllo più efficace del processo e del risultato finale del progetto.
La nostra storia d’architettura
Questo progetto ci ha fatto capire come la modellazione 3D e la modellazione 4D siano effettivamente un valore aggiunto per l’edilizia 4.0.
Le informazioni contenute nel modello 3D (il mockup digitale) rappresentano il punto di riferimento base per la gestione del 4D (la dimensione tempo), lungo cui si sviluppano le fasi di esecuzione delle opere in cantiere. Oltre a consentire una precisa definizione e monitoraggio di fabbisogni, ordini e contabilità lavori, tali dati permettono una puntuale verifica di tutte le attività esecutive di cantiere ed un costante aggiornamento dell’avanzamento lavori.
Non sono rari, infatti, i casi in cui in cantiere si creano problemi di interferenze, di sovrapposizioni, di ritardi negli approvvigionamenti di materiali o risorse, che poi si tramutano in fermi o slittamento dei tempi, mancata ottimizzazione del magazzino, necessità di proporre varianti. La possibilità di disporre di scenari digitali 4D contribuisce infatti alla possibilità di strutturare processi costruttivi in grado di prevedere e quindi ottimizzare questi fenomeni in fase di progettazione. Ciò significa ridurre in maniera concreta tempi e costi di realizzazione, massimizzare l’efficienza sul sito, aumentare la sicurezza del cantiere, migliorare la qualità di realizzazione del futuro edificio e quella di gestione dell’immobile, con il monitoraggio in ottica manutentiva di tutti i materiali che nel tempo devono essere verificati. Un’efficace comunicazione tra gli stakeholder di progetto ed un più integrato trasferimento delle informazioni relative alla costruzione, infatti, migliora la qualità della realizzazione anche in termini di utile per l’impresa di costruzioni.
Inaugurazione con il Presidente Mattarella
Livello di Definizione del modello costruttivo
Elementi modellati
Scenari di “POD’s
digital mock-up”
L’attività svolta da DVA per impresa Percassi ha perseguito l’obiettivo di ottimizzare specifici task di cantiere definendo il percorso critico, ovvero la sequenza delle attività presenti nel reticolo logico di un progetto che determina la durata del progetto stesso. Ciò si è tradotto, attraverso il 4D modeling, nella creazione di “scenari virtuali” che hanno fornito una rappresentazione visiva della realizzazione delle aule didattiche e dei servizi igienici.
Mostrando chiaramente il tempo necessario per completare le attività è stato così possibile controllare in ogni aspetto di dettaglio, la sovrapposizione delle lavorazioni delle diverse squadre (edili, meccanici, elettrici, facciatisti). Allo stesso tempo questo ha permesso di gestire al meglio le dipendenze tra le suddette attività, andando così a ridurne la durata evitando i rischi associati (nella pianificazione: la tecnica del FFst Tracking). Attraverso la realizzazione di video dimostrativi, connessi al cronoprogramma (GANTT), l’impresa ha potuto fornire ai capi-squadra uno strumento di facile comprensione, che rendesse più concreta l’organizzazione idealizzata ed ottimizzata delle attività.