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Un edificio come ricucitura del landscape urbano

Nuova Scuola Secondaria di Primo Grado di Ghedi, Brescia

Highlights:
PFTE
PNRR
Comune di Ghedi
10.500 mq lotto
2023
Team di progetto:
Armando Casella (Client Leader), Lorenzo Brignoli, Daniele Brembilla, Erika Siverio, Davide Orlandi, Alfredo Treccani, Laura Tomasoni, Simone Malgari, Marta Olivieri, Carola Casera, Camilla Marossi, Lodovico Bruno.

Per la riqualificazione della scuola secondaria di primo grado di Ghedi l’Amministrazione Comunale ha incaricato DVA di realizzare un progetto di ricucitura del landscape urbano: un luogo polifunzionale e multiuso, adatto alle esigenze della didattica moderna.

Per partecipare ai bandi di finanziamento previsti dal PNRR l’Amministrazione Comunale di Ghedi ha incaricato DVA di redigere un progetto di fattibilità tecnica economica (PFTE) per la riqualifica energetica-strutturale dell’attuale Scuola Secondaria Statale di Primo Grado “Caduti di Piazza Loggia” e della palestra ad essa annessa.

L’intervento di riqualifica dell’intero comparto scolastico è stato caratterizzato dall’unione del lotto dell’attuale scuola, che si affaccia su Via Matteotti, con l’area retrostante destinata a parcheggio pubblico e ad area verde, ricollegando così il nucleo del centro storico con il ring urbano e ponendo la scuola come luogo di intersezione e passaggio tra le due aree.

Una task force multidisciplinare

Le caratteristiche fisico-spaziali di una scuola svolgono un ruolo cruciale nell’influenzare il processo di apprendimento e i comportamenti degli alunni. L’edificio scolastico si fa corpo e diventa mediatore capace di sostenere e promuovere processi di insegnamento-apprendimento significativi. Il contesto può essere quindi facilitatore o barriera alla comunicazione e alla partecipazione. Questa consapevolezza ha portato DVA a costituire un gruppo di lavoro interdisciplinare.

Per DVA il progetto della Scuola Secondaria di Primo Grado di Ghedi è stata la prima occasione in cui, oltre alle classiche discipline, è stato possibile integrare altri approcci come la neuroscienza, la pedagogia, la psicologia ambientale e la sociologia, costituendo così una task force multidisciplinare che si è focalizzata non solo su questioni tecniche ma anche sul benessere uomo-ambiente, al fine di garantire a tutta la comunità scolastica un ambiente sano e inclusivo dove poter crescere e sviluppare al meglio le proprie attitudini.

Dalle analisi di monitoraggio condotte sull’attuale edificio scolastico in termini di orientamento, illuminazione, prestazioni, qualità dell’aria e ventilazione degli ambienti interni è emerso che, oltre alle problematiche energetiche, la configurazione degli spazi interni non permetteva un ulteriore incremento di iscritti.

Per questo il team di DVA ha previsto un ampliamento volumetrico dell’edificio nel fulcro centrale della semi-corte esistente per definire un nuovo layout didattico, a beneficio delle attività scolastiche e di tutta la comunità. Un progetto che, per potere essere presentato ai bandi del PNRR, dal punto di vista impiantistico e di prestazioni energetiche rientra nella categoria NZEB, con un impatto ambientale quasi zero.

11,5 Mln €

Valore dell’opera

29

Aule

740

Studenti

8.420

mq di SLP

Una piazza coperta per le attività sociali e didattiche

L’ampliamento previsto si sviluppa come una grande piazza coperta: uno spazio indoor in grado di dotare l’edificio di ambienti flessibili e di qualità ad integrazione di quelli già esistenti. Consideriamo infatti la scuola come un luogo di scoperta ed esplorazione dove la piazza assume funzione aggregante e si connota come momento di costruzione di saperi disciplinari e di relazioni sociali. Una molteplicità di funzioni e possibilità abitative che ruotano attorno ad un “makerspace”, luogo del fare, dove co-costruire abilità, conoscenze e competenze partendo dalla sperimentazione.

Il progetto trasforma la scuola in un luogo cittadino fruibile per l’intera giornata e con finalità e usi differenti. Sono stati quindi previsti accessi indipendenti alle pertinenze scolastiche e al di sopra della piazza è stato previsto un auditorium con 300 posti a sedere dove tenere conferenze e svolgere piccoli eventi a disposizione dell’intera comunità.

Si genera quindi un’area fluida e polivalente , un foyer centrale su cui si affacciano e si dispongono i tre corpi di fabbrica preesistenti della scuola, che diventa di conseguenza il piano principale di accesso.

Qua sono previste le attività ricreative-laboratoriali, la zona amministrativa e la mensa, mentre ai piani superiori verranno riorganizzati gli spazi delle aule, dei bagni e della zone ristoro. Il nuovo fabbricato si unirà con il corpo di fabbrica esistente a Sud mediante un corridoio a tutta altezza sul quale si affacceranno i corridoi delle aule didattiche. Tale vuoto sarà illuminato da luce naturale proveniente dai lucernari e costellato dalla presenza di un verde pensile.

Una palestra con tetto verde e basso impatto ambientale

All’esterno l’edificio verrà interamente coibentato e impreziosito da un frame metallico di color bronzo posto sull’interna chiusura perimetrale. Un nuovo telaio composto da elementi metallici filiformi che scandisce con un passo regolare il ritmo delle facciate, generando un gioco di luci ed ombre. Al posto dell’attuale tetto a falde è prevista una nuova copertura piana, sulla quale saranno posizionati i lucernari a cassettoni e il nuovo impianto fotovoltaico.

A livello energetico-strutturale è previsto un adeguamento sismico della struttura e la riqualificazione energetica dei corpi di fabbrica al fine di migliorare le prestazioni dell’edificio. Ogni scelta progettuale è operata nel rispetto dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) mediante l’utilizzo di materiali e tecniche a ridotto impatto ambientale.

Contemporaneamente agli interventi sull’edificio principale è prevista la demolizione e ricostruzione della vecchia palestra per realizzare un nuovo edificio con tetto verde a basso impatto ambientale articolato su due livelli, con un grande foyer vetrato che permette di accogliere l’utenza e di seguire l’attività sportiva svolta al piano seminterrato.  

 Anche gli spazi esterni, che permetteranno il passaggio tra il centro storico e ring urbano, saranno riqualificati con un landscape che prevede zone verdi ombreggiate, una piazza polifunzionale per il ritrovo pomeridiano degli studenti e uno skatepark.  

L’utilizzo dei modelli digitali e della metodologia BIM ha permesso un’attenta verifica di tutti gli aspetti tecnici sin dai primi sviluppi di progetto, permettendo un particolare focus sulla programmazione dei lavori per consentire lo svolgimento regolare delle lezioni durante tutto il periodo di cantiere.

Una scuola bella e a impatto zero

“Anche se ancora lunga perché siamo solo al preliminare, la strada è tracciata. Vogliamo una scuola a impatto zero; una scuola sicura ma anche bella, perché sappiamo che gli ambienti hanno un ruolo determinante nel successo della didattica.”

Federico Casali, Sindaco di Ghedi

Un processo evidence-based

“Il progetto propone uno spazio plurale, accessibile, inclusivo e accogliente per diversi tipi di utenti che conviveranno al suo interno. A partire dai risultati di ricerche svolte in vari ambiti e attraverso la raccolta e il monitoraggio dei dati, è stato possibile stabilire obiettivi specifici e misurabili. Una prassi professionale in grado di caratterizzarsi come processo partecipativo evidence-based che, assimilando saperi diversi, promuove l’inclusività e il benessere del singolo e, in generale, la salute della collettività.”

Marta Olivieri, Engineer and CEO ODUElab

Preservare la memoria collettiva

“Il progetto di riqualificazione del complesso scolastico, è partito dalla consapevolezza che gli edifici e gli spazi che lo compongono, sono legati indissolubilmente alla memoria della comunità ghedese. Sono diverse le generazioni che hanno frequentato questi luoghi, come studenti ma anche come elettori, visto che la scuola si presta da sempre ad essere seggio elettorale. Rigenerare un luogo preservandone la memoria collettiva, è una sfida tanto complessa quanto stimolante. Abbiamo cercato di intervenire sull’esistente, restituendo un ruolo centrale a questi spazi, pensandoli a servizio dell’intera comunità. Una scuola contemporanea deve essere inclusiva, rappresentando un punto di riferimento per tutti i cittadini.”

Armando Casella, Architect, Co-founder DVArea

Marker (Via Monte Santo, 40, 25016 Ghedi BS)